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domenica 31 luglio 2011

"La donna nel frigo" - Gunnar Staalesen

Titolo: La donna nel frigo
Autore: Gunnar Staalesen
Editore: Iperborea, 2011
Traduzione di: Pierina Maria Marocco
Pagine: 198
Prezzo: 15.50 euro
Nazione: Norvegia
ISBN: 9788870914085


Petrolio e sangue nella nuova indagine di Varg Veum. Le piattaforme che di notte luccicano come diamanti di fronte alla costa norvegese hanno trasformato Stavanger in un Eldorado per affaristi e sfruttatori di ogni sorta. 
È in questa antica cittadina di pescatori che ha venduto l'anima ai signori del cemento e dei locali notturni che il detective di Bergen approda per ritrovare Arne Samuelsen, tecnico di una compagnia americana scomparso senza lasciare traccia. Niente di strano, un'indagine di routine, finchè Varg non perquisisce la casa del giovane e apre lo sportello del frigorifero. 
Il mistero si tinge di sangue, ogni pista conduce a una cortina di omertà, e a complicare le cose a quell'inguaribile romantico di Varg ci si mette la languida Elsa, prostituta d'alto bordo abituata a giocare con il fuoco. 
Ma è impossibile non scottarsi in una società snaturata dal denaro facile, in cui il vizio è un lucroso business, e tutto, anche la vita, ha un prezzo.

Gunnar Staalesen è nato a Bergen nel 1947. Considerato il padre del giallo norvegese, dalla sua penna è nato il famoso personaggio di Varg Veum, il detective più emblematico del noir nordico, che con i suoi conflitti interiori, la sua scanzonata ironia, e il suo contrastato rapporto con le donne e la bottiglia, esplora le ferite e i vizi della società. Dei quindici romanzi della serie, tradotti in altrettante lingue e adattati per il piccolo e il grande schermo, Iperborea ha già pubblicato Satelliti della morte, Tuo fino alla morte e La donna nel frigo.


Recensioni

La mia recensione su SoloLibri.it
Iperborea, 2011 - “La donna nel frigo” di Gunnar Staalesen, padre del giallo norvegese, è un romanzo teso e inquieto, ricco di colpi di scena, che non delude nemmeno sul finale, decisamente imprevedibile. Il libro fa parte di una serie che consta di ben quindici romanzi, aventi tutti come protagonista l’investigatore privato Varg Veum, uno dei detective più solitari e scanzonati del thriller scandinavo. 
Testardo fino all’inverosimile, ironico e disincantato, in perenne conflitto con la bottiglia e con l’altro sesso, Veum è l’anti-eroe per eccellenza.
In questo romanzo, il detective dovrà vedersela con una spietata banda di affaristi decisi a tutto pur di proteggere i loschi traffici che hanno come quartier generale la città di Stavanger, arricchitasi improvvisamente grazie al petrolio. È proprio qui, in un paesaggio dominato da luccicanti piattaforme petrolifere ed equivoci locali notturni, che è scomparso nel nulla il giovane Arne Samuelsen, tecnico di una delle più importanti compagnie americane. Messosi sulle tracce dell’uomo per conto dell’anziana madre, Veum si infiltra in un mondo sommerso fatto di bische clandestine, soldi sporchi e prostituzione, dove la vita umana non ha alcun valore e contano solo gli interessi economici. 
Proprio qui conoscerà l’ambigua e bellissima Elsa, prostituta d’alto bordo che sconvolgerà, seppur temporaneamente, la sua vita... (continua a leggere la mia recensione su SoloLibri)

La mia recensione su La bottega di Hamlin.it
La donna nel frigo, del norvegese Gunnar Staalesen, è la lettura estiva per eccellenza, in grado di coniugare un ottimo giallo e un’atmosfera tenebrosa, tesa e gelida come l’inverno norvegese in cui si svolge la vicenda. 
Protagonista – come per gli altri quattordici episodi della serie, di cui Iperborea ha già pubblicato Satelliti della morte e Tuo fino alla morte – è l’investigatore privato Varg Veum, detective sui generis, solitario e imprevedibile, scanzonato e disincantato quanto basta da fiutare subito il pericolo dietro il singolare caso di sparizione su cui sta indagando.
Arne Samuelsen, giovane tecnico di una compagnia petrolifera americana, è scomparso senza lasciare tracce dalla cittadina di Stavanger, nuova Eldorado per affaristi e delinquenti di tutto il mondo, trasferitisi alla ricerca di denaro e divertimento facile. 
Con le sue imponenti piattaforme, che scintillano nella notte come brillanti incastonati sullo specchio d’acqua del Mare del Nord, i suoi locali notturni, i giri di prostituzione d’alto bordo, gli hotel e le bische clandestine, Stavanger sembra aver inghiottito il giovane Samuelsen: nessuno sa nulla di lui, della sua vita apparentemente irreprensibile e del suo misterioso passato... (continua a leggere la mia recensione La bottega di Hamlin)

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