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giovedì 24 maggio 2012

"Una sola notte" - J. Patterson, M. Ledwidge


Una sola notte
James Patterson, Michael Ledwidge
Genere: Thriller
Pagine: 352
Prezzo: 9.90 euro
Editore: Tre60 
Rilegato



Una notte per tradire. Una notte per vendicarsi. Una notte per uccidere

Lauren Stillwell era convinta di saper riconoscere una bugia. Si sbagliava. Lei, una tra le migliori detective di New York, non ha mai sospettato che il suo matrimonio fosse una menzogna, eppure adesso deve affrontare la realtà. Paul, l’uomo che ha sempre amato, la tradisce: mentre lo aspettava fuori dal suo ufficio per fargli una sorpresa, lo ha visto uscire in compagnia di un’altra donna e poi sparire all’interno di un albergo. Sconvolta, umiliata e in preda a un bruciante desiderio di vendetta, Lauren decide allora di ripagare il torto subito con la stessa moneta: approfittando di un viaggio di lavoro del marito, cede alle lusinghe di un affascinante detective della narcotici, abbandonandosi a una notte di sesso sfrenato. 
Ma quella che doveva essere una semplice avventura si trasforma ben presto in un incubo senza via d’uscita. Poche ore dopo il loro incontro, infatti, il suo amante viene trovato morto e, per un beffardo scherzo del destino, le indagini vengono affidate proprio a lei, che sa molto bene chi sia l’assassino… Trascinata in una spirale diabolica di segreti e ricatti, a causa di una sola notte di follia Lauren rischierà quindi di perdere tutto: il lavoro, la famiglia e, forse, la sua stessa vita.

*Le mie recensioni*

Bugie, tradimenti, vendette e sensazionali colpi di scena sono gli ingredienti di questo thriller da leggere tutto d’un fiato, complice la sapiente suddivisione in micro-capitoli di due o tre pagine che letteralmente “istigano” il lettore a proseguire una lettura che si fa sempre più compulsiva, vista anche l’imprevedibilità della trama. Il maggior pregio di questo libro, infatti, è senza dubbio l’originalità, merce rara in tempi che vedono i lettori alle prese con libri tutti uguali, realizzati con uno stampino dei topoi più comuni di ciascun genere (vedi vampiri, licantropi, serial killer misogini e chi più ne ha più ne metta). 
Poco importa – per lo meno alla sottoscritta – che l’originalità di situazioni e personaggi debba talvolta pagare pegno alla credibilità (impossibile non sottolineare che qualche particolare di questo romanzo sia al limite dell’assurdo): si tratta pur sempre di un’opera di fantasia, e ben venga se per leggere qualcosa di nuovo dobbiamo rinunciare al ferreo realismo che anima molti thriller. Del resto è impagabile quella sensazione di sobbalzare sulla sedia perché qual qualcosa lì proprio no, non l’avevamo nemmeno lontanamente immaginato, oppure quel terrore strisciante che ti prende a fine capitolo, imponendoti di leggere ancora, il cuore in gola e il disagio di sentirti in fondo un po’ stupito/a; o ancora lo stupore ebete e sconcertato dinanzi a un finale troppo perfetto per essere credibile, eppure estremamente appagante, perché ti fa pensare che forse una giustizia divina esiste, e qualche rara volta il Creatore o chi per lui concerta equilibri d’inaudita perfezione.
Una sola notte mi ha fatto provare tutte queste sensazioni, ed è per questo che lo consiglio vivamente agli appassionati del genere ma anche a quelli che hanno voglia di leggere un thriller al cardiopalma che non si prende troppo sul serio e che accantona l’introspezione psicologica tanto cara ai giallisti classici a favore di una narrazione tutta tesa a sbalordire il lettore (impresa in cui riesce benissimo). La protagonista, la detective Lauren Stillwell, è convinta di avere a che fare col solito cliché matrimoniale: dopo i primi anni felici, infatti, il suo matrimonio si sgretola sotto i colpi della routine e delle incomprensioni, gravemente minato dall’impossibilità di concepire il figlio tanto desiderato da lei e da suo marito… (continua a leggere su La bottega di Hamlin)

***

Una sola notte basta a Lauren Stillwell per vedersi crollare il mondo addosso. Dopo aver scoperto l’infedeltà del marito, infatti, la donna decide di vendicarsi a suo modo, cedendo alle avance di Scott, affascinante collega della narcotici con cui da tempo ha un feeling particolare. Dopo il sesso, l’uomo esce a prendere qualcosa da mangiare per entrambi ed è qui che accade l’impensabile: attirata alla finestra dalle urla di due uomini, Lauren assiste allibita alla scena di Scott che viene percosso a sangue da un uomo, fino a giacere esanime a terra. 
Quell’uomo è suo marito, Paul, che carica il cadavere sull’auto e sparisce nella notte. Ironia della sorte vuole che a occuparsi dell’omicidio di Scott, ritrovato la notte stessa in una delle zone più malfamate del Bronx, sia proprio Lauren, una delle migliori detective della squadra omicidi di New York. Stavolta lei si trova nella condizione in cui ogni buon poliziotto vorrebbe ritrovarsi: conosce senza ombra di dubbio l’identità dell’assassino. Tuttavia non può parlare, a meno di non mandare suo marito dritto in carcere. È così che inizia un depistaggio fatto di bugie e insabbiamenti, che compromette seriamente i nervi – oltre che la carriera – di Lauren; a ciò si aggiunge che Paul non ha la minima idea che sua moglie si trovasse lì, in casa dell’uomo che ha ucciso, a letto con lui. Il movente, dunque, non è la gelosia. Ma allora perché suo marito avrebbe dovuto uccidere un perfetto sconosciuto, per giunta un poliziotto? La verità è ancora molto lontana e il lettore la scoprirà pezzo per pezzo sino all’imprevedibile finale... (continua a leggere su SoloLibri)

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